Sinossi:
Un mattino di settembre presi il sacco e
uscii di casa senza voltarmi indietro. La mia meta stava a sud, un sud così
perfettamente astronomico che sarebbe bastata la bussola a raggiungerlo. Era la
punta meridionale dell’Istria, un promontorio magnifico sui mari ruggenti di
Bora, regina dei venti d’inverno, e di Maestrale, che è il più glorioso dei
venti d’estate. Una scogliera talmente ideale che è stata battezzata ‘Capo
Promontore’ (Premantura in lingua croata). Un luogo che tutti i lupi di mare
sanno riconoscere traversando l’Adriatico.”
Sette giorni per arrivare da Trieste a Promontore raccontati ai
giovani lettori letteralmente passo dopo passo da un camminatore d’eccezione:
Paolo Rumiz. Una narrazione che apre finestre su molti temi: le frontiere da attraversare,
i confini che cambiano, la guerra dei Balcani, gli animali selvatici che si
incontrano, l’orientamento con le stelle, le mappe.
Ma
soprattutto una riflessione sull’importanza di camminare: esercizio che abbiamo
dimenticato, sostituendo sempre più spesso i viaggi virtuali a quelli reali.
A piedi è una guida precisa da seguire, una lettura straordinaria che diventa occasione di approfondimento e un testo che può ispirare altri viaggi e altri itinerari.
A piedi è una guida precisa da seguire, una lettura straordinaria che diventa occasione di approfondimento e un testo che può ispirare altri viaggi e altri itinerari.
Commento:
Qualche mese fa, leggendo "Appia", diario di un altro viaggio, ho
imparato ad apprezzare i racconti di viaggio di Paolo Rumiz ed ho scoperto che
mi piace il suo modo di descrivere, riflettere, intendere il viaggio. Così ho deciso
di approfondire la conoscenza di quest'autore con questo "A piedi"
che più che un diario di viaggio è proprio una guida al viaggio ed alla
bellezza del camminare. "Il cammino ti pulisce", ci dice Rumiz
riprendendo un detto di chi vive lungo il Camino di Santiago, e ce lo dimostra,
Rumiz, questo detto: il viaggio, l'andare, fa svanire il magone, i brutti
pensieri, le nuvole nere che ottundono la mente; camminare vuol dire ricominciare
a guardarsi intorno, ascoltare il silenzio, parlare con gli sconosciuti che,
alla fine della conversazione, non lo saranno più… è ritrovarsi e trovare la
propria naturale dimensione nel mondo. Paolo Rumiz stavolta ci racconta tutto
questo percorrendo le strade che dalla porta di casa sua a Trieste arrivano a
Premontore, in Croazia. Un viaggio compiuto nell'arco di sette giorni, senza regole
o obiettivi, ma solo obbedendo ai segnali del corpo ed alla voglia di andare. Lo
consiglio e sicuramente leggerò altro di quest'autore.
Opera recensita: "A piedi" di Paolo Rumiz
Editore: Feltrinelli, 2012
Genere: narrativa di viaggio
Ambientazione: Istria (Trieste, Slovenia, Croazia)
Pagine: 128
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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