Sinossi:
Storia di un bizzarro
esperimento scientifico, che innesta su un cane randagio moscovita l'ipofisi di
un uomo, il racconto denso di avventure ironiche e grottesche di un animale che
scopre il mondo con la sensibilità di un essere umano. "Cuore di
cane" fu scritto nel 1925, rimase inedito per decenni perché sequestrato
dalla polizia segreta sovietica, venne ritrovato negli archivi del KGB dopo la
morte dell'autore e finalmente pubblicato conquistò quindi l'apprezzamento dei
lettori di tutto il mondo.
Commento:
Difficile classificare, incasellare, valutare questo
brillante racconto di Bulgakov: oserei dire che è un precursore della
fantascienza, ma probabilmente una specie di preveggente. Questo racconto,
infatti, può essere grossomodo diviso in due parti: una prima, in cui le
vicende vengono viste dal protagonista, un cane povero ma onesto che tutti
chiamano Pallino; una seconda, in cui il racconto si sviluppa tra annotazioni
dei medici e narrazione esterna ed impersonale. Il risultato è esilarante,
grottesco, stupendo: è la storia di Pallino che, con la lusinga del cibo di cui
è ghiotto, viene condotto nello studio medico di un eminente professore che sta
sperimentando il ringiovanimento attraverso l'inserimento dell'ipofisi umana in
un cervello animale. Il povero Pallino, dopo essere stato messo all'ingrasso
per giorni, viene sottoposto all'esperimento. Il risultato è inaspettato per
tutti. Un racconto breve, ma illuminante che consiglio caldamente. Avevo già
intuito una mia personale predilezione per Bulgakov tra gli autori russi
leggendo "Il maestro e Margherita", ma qui ne ho avuto la conferma:
bravo Tolstoj, bravissimo Dostohewskij, interessante Puskin, ma Bulgakov è a
dir poco geniale!
Opera recensita: "Cuore di cane" di Michail Bulgakov
Editore: Bur-Mondadori-Einaudi, scritto nel 1925
Genere: fantascienza, letteratura russa
Ambientazione: Russia
Pagine: 169 (Ed. Bur 2007)
Prezzo: 8,00 € (Ed. Bur 2007)
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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